Regalo del signor S ai balneari: taglio dei canoni, mentre i consumatori continuano a pagare il conto.
Smask
11 Agosto 
Il governo della signora M ha deciso di ridurre i canoni che i gestori degli stabilimenti balneari pagano allo Stato per usare le spiagge. Questo taglio, firmato dal signor S, arriva mentre l’Europa chiede all’Italia di fare gare pubbliche per assegnare queste concessioni, come previsto dalla direttiva Bolkestein.
Il decreto, ancora in attesa del via libera del Consiglio di Stato, riduce i costi fissi per chi gestisce le spiagge, abbassando le tariffe annuali:
• Per le aree scoperte, il canone scende da 3,30 a 2,05 euro al metro quadrato.
• Per le aree con impianti rimovibili, si passa da 5,50 a 3,42 euro.
• Per le aree con impianti permanenti, la tariffa cala da 7,30 a 4,55 euro.
Ma cosa succede ai prezzi per i clienti? Nulla.
Anzi, l’Osservatorio Panorama Turismo prevede per il 2025 un aumento medio del 5,5% per le vacanze al mare, dopo un +20,5% nelle due stagioni precedenti. Ombrelloni e lettini cresceranno del 4,2%, mentre la ristorazione in spiaggia aumenterà addirittura del 6,6%.
Il signor S difende la misura come una “necessità” per garantire la stabilità del settore. Ma quale stabilità? Parliamo di una categoria con un tasso di morosità vicino al 30% e che paga circa 6mila euro l’anno in media.
Una scelta che parla chiaro se si guarda a chi da sempre si batte per i balneari.
Fonti:
https://media2-col.corriereobjects.it/pdf/2025/economia/06/decreto-balneari-062025.pdf
